Il giorno della vigilia di Windows 11

A fine Agosto Microsoft, aveva finalmente dato l’annuncio: Windows 11 sarà disponibile per il download dal 5 di Ottobre.

Il nuovo sistema operativo sarà disponibile, come aggiornamento gratuito, per i computer con Windows 10 e preinstallato sui nuovi dispositivi.

I Pc per poter installare il nuovo aggiornamento dovranno essere compatibili con i requisiti richiesti dal sistema:

Requisiti minimi di sistema
Processore Almeno 1 gigahertz (GHz) con 2 o più core su un processore a 64 bit compatibile o System on a Chip (SoC)
Memoria RAM da 4 GB
Archiviazione Dispositivo di archiviazione da almeno 64 GB
Firmware del sistema Compatibile con UEFI, Avvio protetto. Cerca qui informazioni su come configurare il PC in modo che soddisfi questo requisito.
TPM Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0. Cerca qui istruzioni su come configurare il PC in modo che soddisfi questo requisito.
Scheda video Compatibile con DirectX 12 o versione successiva con driver WDDM 2.0.
Schermo Schermo ad alta definizione (720p) con una diagonale maggiore di 9 pollici, 8 bit per canale di colore.
Connessione Internet Per la configurazione di Windows 11 Home sono necessari un account Microsoft e la connettività Internet

In alternativa Microsoft ha rilasciato circa una settimana fa il presente tool per controllare la compatibilità con i sistemi di Windows 11
(Scarica Qui)

Dichiarazioni di casa Microsoft:

Da casa Microsoft sono naturalmente entusiasti dell’imminente uscita.
Il rinnovo di Windows parte dal desiderio di modernizzare la parte grafica/gestionale: mettendo mano ad alcune funzionalità come la barra di start, implementando sempre maggiormente Applicazioni e Widget.
Sono state anche implementate, secondo gli sviluppatori, le capacità di sicurezza del sistema e la possibilità di avere alte prestazioni per il gaming.
Sentendo la casa madre, fondata da Bill Gates, sembra che il nuovo sistema operativo ci aprirà le porte ad un nuovo passo verso la semplicità di utilizzo e l’affidabilità d’uso in tutte le necessità.

Problemi rilevati:

Fin’ora però il passaggio al nuovo sistema operativo di casa Microsoft non si è rivelata essere una operazione scevra da problemi e malfunzionamenti.
Sono stati trovati diversi bug, ed il team Dev di Microsoft ha già confermato che intensificherà il proprio lavoro in vista dell’uscita del nuovo sistema operativo.

Attualmente però le critiche maggiori sono state mosse per due aspetti:

  • Riduzione delle performance
  • I requisiti minimi di sistema avranno un impatto globale

Riduzione delle performance

Nonostante Microsoft affermi che Windows 11 sia stato creato per i gamer, c’è una funzionalità che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote alle prestazioni in-game: sembra che un’impostazione predefinita sui futuri PC preassemblati e venduti con Windows 11 potrebbe ridurre le prestazioni di gioco fino al 28%. Un articolo di Pcgamer esplora il problema in maniera approfondita.

Virtualization-Baser Security (o VBS) è un’impostazione introdotta in Windows 10 che utilizza la virtualizzazione hardware e software per migliorare la sicurezza del sistema, questa fondamentalmente crea un sottosistema isolato che aiuta a impedire ai malware di rovinare il proprio PC.
La funzione per ora non è stata abilitata, ma sembra che tale funzione sia già attiva su alcune macchine vendute già per il nuovo sistema operativo.
Si può scoprire se VBS è abilitato premendo il tasto Win della propria tastiera e digitando “MSInfo32”. Nella parte inferiore del report di sistema verrà mostrato se l’impostazione è attiva oppure no.

A tal fine, prima di procedere con l’installazione di Windows 11, invitiamo tutti i nostri lettori a non agire di impulso ed iniziare, preferibilmente, con un computer staccato dalla rete aziendale e non indispensabile per la vostra attività lavorativa.
Consigliamo inoltre di attendere l’uscita delle prime patch, che correggeranno sicuramente moltissimi altri errori, ed affidarvi a degli esperti per valutare l’opportunità di un upgrade al nuovo sistema operativo per la vostra rete aziendale. (Guarda il nostro Case History)

-Ugo Bonanni

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