L’evoluzione dell’infrastruttura IT
Un indagine condotta da IDC a livello globale ha individuato che le imprese dovranno effettuare investimenti tecnologici mirati, e fare affidamento su nuove metriche IT legate al miglioramento continuo del business, per passare da una infrastruttura IT di “sopravvivenza” ad una basata sui modelli di “resilienza”.
Creare e mantenere un’infrastruttura resiliente sarà una priorità di business per sette imprese su dieci nei prossimi due anni.
Nei passati 18 mesi, i leader IT aziendali hanno dovuto affrontare una crisi profonda e molto diversa dalle precedenti. Ciò ha significato concentrarsi su approcci infrastrutturali urgenti e innovativi per cercare di garantire la continuità aziendale, la sopravvivenza. Per alcune imprese, il rallentamento economico è servito anche per valutare ed ottimizzare i costi con una maggiore attenzione al ritorno sugli investimenti. Nel medio periodo, l’IT dovrà però consolidare la resilienza operativa, effettuando investimenti in tecnologie che andranno a permeare le intere organizzazioni in modo più continuativo, al di là del contesto di eccezionalità dettato dal primo impatto della pandemia.
In pratica, si tratterà di passare da uno stato di “sopravvivenza basilare” a uno di “resilienza a lungo termine”.
Tale obiettivo può essere raggiunto pianificando in modo più ragionato lo spostamento degli investimenti infrastrutturali verso il cloud e i modelli software-defined. Automazione policy-driven, scalabilità, sicurezza e infine gestione dei costi attraverso formule a consumo saranno pratiche indispensabili per mantenere un ambiente infrastrutturale affidabile e in grado di superare ulteriori emergenze.
Parallelamente, le imprese di successo investiranno nell’identificazione dei KPI (indicatori chiave di prestazione) in grado di avere un impatto diretto sui risultati aziendali. Analisi proattive e predittive su costi, integrità, conformità, sicurezza e prestazioni dell’infrastruttura tecnologica aiuteranno a rilevare le tendenze e ad automatizzare le risposte per aumentare la flessibilità e quindi la resilienza aziendale complessiva. L’utilizzo di architetture applicative cloud costruite attorno a container e microservizi ha maggiore efficacia negli ambienti in cui KPI e policy sono tracciati dinamicamente, per consentire alle organizzazioni di bilanciare i carichi di lavoro e di mitigare i rischi.
Entro il 2023, IDC prevede che l’80% delle imprese trasformate digitalmente farà affidamento su metriche infrastrutturali legate alla resilienza e al miglioramento continuo per guidare il business aziendale. Il consiglio ai leader IT aziendali è di condividere le migliori pratiche e metriche con i colleghi per promuovere lo sviluppo di benchmark di settore per la resilienza infrastrutturale e i profili di costo e sicurezza.
La domanda IT delle imprese si sta indirizzando sempre più verso infrastrutture integrate e resilienti in grado di supportare la collaborazione di più attori dell'ecosistema.
IDC Resilient Infrastructure 2021
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-Ugo Bonanni
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